EBOLI : OTTOBRE 2021 APRILE 2024 . METÀ CONSILIATURA , È IL MOMENTO DI BILANCI. DI GERARDO ROSANIA
Comunicato Stampa Politica

EBOLI : OTTOBRE 2021 APRILE 2024 . METÀ CONSILIATURA , È IL MOMENTO DI BILANCI. DI GERARDO ROSANIA

EBOLI : OTTOBRE 2021 APRILE 2024 . METÀ CONSILIATURA , È IL MOMENTO DI BILANCI.

Ottobre 2021, elezioni Comunali. Eboli ha una necessità: deve voltare nettamente pagina.

Esce da un lungo commissariamento , a causa della conclusione traumatica della precedente amministrazione che ha visto i ” domiciliari ” del Sindaco eletto.

Le attese sono tantissime.

Alle spalle ci sono 15 anni di “non governo” della città!

La nuova amministrazione ha, quindi, innanzitutto il compito di dimostrare che ci può essere un modo diverso di intendere il governo della cosa pubblica , deve rimettere in moto una città che si è fermata , come dimostrano i dati economici e sociali ( di cui, non a caso, nessuno vuole parlare!) .

La nuova amministrazione deve ridare vitalità e motivazioni ad una comunità di 38.000 ( grazie a circa 5.000 immigrati ) dalla quale i giovani, i cervelli, le energie migliori vanno via!

 

Sono passati 2 anni e mezzo da quell’ ottobre 2021, e un primo bilancio diventa obbligatorio farlo.

 

Purtroppo il/la deprimente silenzio / assenza dei partiti politici ebolitani e la latitanza di un dibattito culturale ( Questo è un dato nazionale purtroppo. Ma ad Eboli particolarmente accentuato e pesante vista la grande tradizione politica e culturale della città) fa si che questa riflessione , nella città, stenti ad aprirsi.

Questa riflessione , quindi, è qualcosa di esclusivamente personale.

 

La mia valutazione parte da una constatazione, che emerge girando nella città, ascoltando i cittadini. Questa amministrazione ha fallito innanzitutto nel primo obiettivo: “voltare pagina rispetto alle precedenti esperienze amministrative” . Ovviamente non è qualcosa che tocca le persone,ma una mera valutazione politica.

Quando senti addirittura rimpiangere la precedente amministrazione vuol dire che qualcosa non va!

 

Il ragionamento che ti senti ripetere è semplicissimo: ” A fronte dell’immobilismo di questa amministrazione , almeno prima qualcosa si muoveva”.

È un sentire Comune diffuso devastante e pericolosissimo! !

Su cui chi governa oggi Eboli dovrebbe interrogarsi.

E su cui dovrebbe riflettere anche chi è alla opposizione rispetto alla attuale Amministrazione comunale, sapendo che al peggio non c’è mai limite!

 

Non è emersa in questi due anni e mezzo, fra litigi e ricerca di equilibri dentro la maggioranza , l’idea guida .

La città non coglie il dove si vuole andare. Quale è la Eboli che la attuale maggioranza vuole realizzare?

 

Dopo 2,5 anni non è stato approvato ancora lo strumento Urbanistico ( PUC) che è lo strumento principe del disegno ( fisico, economico e sociale) della città che si vorrebbe. ( Sono 15 anni che le diverse amministrazioni , colpevolmente, si baloccano con lo strumento Urbanistico senza che questo veda la luce!).

 

L’impressione è che ci si è mossi con lentezza e ritardi già su quello che avrebbe dovuto essere il punto di partenza della azione di governo : la riorganizzazione della macchina amministrativa. Pensionamento di decine di dipendenti, cambi del segretario comunale , fuga di personale di vertice . Tutti elementi che avrebbero richiesto , da subito, lo.sviluppo di una strategia di intervento che non si è assolutamente colta!

 

Eboli è una città complessa che richiede politiche sociali particolarmente incisive e su cui investire. Ma dopo il parto travagliato della società di gestione del Piano Sociale di Zona ( grazie al lavoro di un assessore invece rimosso) tutto sembra essersi,incomprensibilmente fermato. Senza che la città sia informata o coinvolta. E quello che si sussurra come motivazione, fa rabbrividire!

 

Sul terreno delle politiche culturali fatica ad emergere una idea guida. Un indirizzo. Nonostante le intuizioni di qualche funzionario comunale e la ricchezza dell’associazionismo che Eboli può vantare

Non è emersa una strategia che si ponga in antitesi alla distribuzione a pioggia di fondi , cui abbiamo assistito per anni, anche alla sagra del ” purpitiello affogato” . Non si coglie quale sia l’asse su cui investire in risorse e mezzi.

 

Né emerge una politica del turismo degna di questo nome. Quel turismo che , pure, in campagna elettorale tutti pongono come prioritario nei.propri programmi. Il Master Plan sul quale si dibatte da oltre un decennio e sul quale ogni tanto si organizza qualche convegno, sembra essere diventato una araba fenice .

Ed intanto la ” marina di Eboli ” è tornata ad essere una area in abbandono.

Nel Centro Antico non si muove pietra da anni , né per completare l’intervento di recupero realizzato 20 anni fa, né valorizzando quanto di bello ci sta ( ed è tanto!), né per migliorare la vivibilità per chi in quella parte della città ha ritenuto di rimanere o tornare a vivere ( dalla ZTL ai parcheggi , dai rifiuti alla mobilità pedonale ).

Il ” Castello Colonna” sta là con le sue rovine . Esattamente come stava 9 anni fa! Il PNRR nel 2026 finisce!

Il percorso dei mulini è rimasto fermo alla prima tappa.

 

Un immobilismo che vanifica la passione e la dedizione di singoli cittadini che per quella parte della città si spendono ogni.giorno.

 

Nessuna strategia si coglie rispetto al turismo religioso.

Eppure il nostro patrimonio di tradizioni e cultura religiosa è ampio ed antico.

Della stessa casa del pellegrino, di cui pure si dibatté a lungo anni fa col coinvolgimento del clero locale, non si parla più.

 

I quartieri continuano a lamentare una sorta di abbandono che li emargina come aree estranee alla città.( C’è da sperare che quest’anno almeno il taglio della erba venga fatto prima che la stessa raggiunga la altezza di una persona adulta!).

 

Mentre cresce la insicurezza in città fra spaccio, rapine, risse Senza che sia stata data, in modo sempre più incomprensibile, una risposta alla questione della videosorveglianza ( nonostante non ci sia articolo di stampa che ritorni sulla questione!) .

 

Il commercio, langue , anche ( ovviamente non solo!) perché cresce l’idea di una città insicura .

E lo stesso spostamento del mercato settimanale diventa oggetto di polemica politica nella maggioranza con la conseguenza di un pasticcio burocratico che ha costretto gli operatori ( che pure si diceva di volere ascoltare!) a fare ricorso al TAR.

 

L’area ex Pezzullo rimane là senza che emerga una proposta di utilizzo.

Gli impianti sportivi lamentano problemi manutentivi di ogni genere!

 

E si potrebbe continuare nel descrivere questo quadro davvero poco incoraggiante.

 

Occorrerebbe aprire una riflessione tutta politica ,innanzitutto nella maggioranza, che è altra cosa dalle costruzioni di ” ingegneria politica” come la cabina di regia, di cui si legge in questi giorni.

Una strada che sa tanto di vecchio e di messa sotto tutela dello stesso Sindaco, ma che , soprattutto, non sembra

Toccare il problema vero che a me sembra sia emerso con forza in questi 2,5 anni, che è quello della carenza di un progetto per la città!

 

Cresce, pericolosamente , la distanza fra la politica e la città.

Fra il Consiglio Comunale e la città .

Distanza che non si riduce con qualche operazione di piccolo cabotaggio quale i biglietti di ingresso al Palasele, o strappando qualche migliaia di euro per qualche iniziativa pretendendo , poi,i pubblici ringraziamenti,o presentando il taglio dell’erba come un evento eccezionale e su cui chiedere l’ articoletto sulla stampa.

Queste risposte rappresentano la sconfitta culturale della politica locale, in quanto radicano, sempre più , nel cittadino l’ idea che la politica a sia quella e che una altra politica non sia possibile.

 

Il problema di quale sia l’idea di città che si vuole costruire , e del perché non sia emersa in questi due anni e mezzo, interroga tutte le forze politiche, sociali, culturali della città .

Una questione, quindi, che interroga nel profondo non solo la maggioranza del governo cittadino, ma anche le forze politiche di opposizione le quali hanno il dovere di dire alla città se stanno alla opposizione o meno , e perche? E cosa propongono in alternativa e con chi vogliono costruire questa alternativa?

Ma questo è un altro discorso , in vero non meno affascinante !